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mercoledì 20 ottobre 2010

Essere pagani

Essere pagano per me significa riconoscere l’esistenza di qualcosa di superiore che regola e muove l’esistente e la realtà, ciò che le religioni chiamano “divino”, con la differenza fondamentale che per me quel qualcosa non è un dio maschio ma si presenta con energie maschili e femminili, in concordanza con quanto confermato dalla scienza sulle origini della materia e dell’energia, che richiede due polarità che interagiscono armoniosamente.

Inoltre per me il divino non è qualcosa di intangibile, bensì è dentro ed intorno a noi, in tutto ciò che è manifesto, sia nella vita organica in tutte le sue forme che nella materia apparentemente inanimata, ed io l’onoro festeggiando i fenomeni e i ritmi della Natura seguendo “La Ruota dell’Anno”: solstizi, equinozi, stagioni; vita, morte, rinascita; giovinezza, maturità, vecchiaia. Perchè osservo e comprendo che la vita si muove in maniera ciclica, non secondo una limitata idea di linearità: nascita, morte e paradiso, o inferno o purgatorio, per l’eternità…

Infine secondo il mio paganesimo occorre vivere osservando
le leggi della Natura e dell’Universo, privilegiando l’amore, onorando la Vita che ci è stata donata e che ci circonda con rispetto e gioia, senza rinunciare ad usare la forza quando questa è necessaria per difendere se stessi e gli altri da pericoli e minacce, o ad accettare la morte quando questa rende dignità alla vita.

A differenza di religioni che,
ipocritamente, si proclamano portatori di pace e amore, salvo poi incitare all’odio verso altre religioni, ritenendo malattia l'omosessualità, considerando inferiori le donne, gli animali, la Natura; reprimendo i nostri istinti naturali, la nostra felicità innata, usando la paura, il senso di colpa, la violenza, per attuare il “Regno di Dio”; condannando più di ogni altra cosa la sessualità ed il piacere, che sono alla base della vita e della creazione, trasformando così, con la vostra visione, un mondo che potrebbe essere un paradiso in terra, in una valle di lacrime e sofferenze.

Grazie religioni teocratiche, maschiliste, sessofobiche, autoritarie... ho visto cosa avete prodotto in millenni di vostro dominio, come vi schierate dalla parte dei potenti e del denaro, voi "banchieri di Dio", dello IOR, dell'Opus Dei.

So bene di come avete perseguitato e ucciso noi pagani, ed ebrei, musulmani, eretici, e denigrato, torturato, violentato e bruciate vive con l'inquisizione milioni di donne e bambine, guaritrici, levatrici, erboriste; voi che combattete strenuamente per mantenere nell'ignoranza la gente, affinchè siano pecore alla guidate dai vostri pastori e non uomini e donne liberi e forti...

Grazie del vostro invito al pentimento, alla conversione, ad obbedire a dogmi e a libri "sacri" senza senso, scritti da personalità malate e represse, grazie dell'obbligo di passare dalle vostre gerarchie per comunicare con il divino... io, noi non abbiamo bisogno di voi.

Non ci serve "credere" nel divino, perchè per noi è tangibile, è vivo e ci circonda: tutti siamo il divino. Siamo pagani: esistevamo già migliaia di anni prima di voi e ci saremo ancora quando non ci sarete più...