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domenica 7 novembre 2010

La gazzella, il leone, ed altro*


Avete mai letto la storiella della gazzella e del leone?
- Ogni mattina in Africa, una gazzella si sveglia, sa che deve correre più in fretta del leone o verrà uccisa. Ogni mattina in Africa, un leone si sveglia, sa che deve correre più della gazzella, o morirà di fame. Quando il sole sorge, non importa se sei un leone o una gazzella: è meglio che cominci a correre. -
Io la scoprii per caso mentre aspettavo per un colloquio di lavoro in un'azienda veneta, ma posso immaginare che sia affissa in molti luoghi dove lavorano le cosìdette “persone di successo”, che si sono “fatte da sole”, che lavorano sacrificandosi (e sacrificando altri) al dio denaro, in ogni parte del globo.
Secondo me rivela una idea della realtà distorta che ben si sposa con quella che questo modello dominante ci inculca: che bisogna lavorare affannosamente, competere, lottare, uccidere per non essere uccisi, idea affine al concetto cattolico del mondo come “valle di lacrime”.
Certamente non è un mondo tutto pace e amore e non lo sarà mai perchè i conflitti sono un meccanismo necessario all'evoluzione, ma noi non siamo né leoni né gazzelle, che comunque non passano la loro intera esistenza in corsa, perchè la Natura è molto più intelligente ed equanime nel suo operato di quanto farebbe chi ha ideato questa storiella.
Ma soprattutto noi, a differenza degli animali, abbiamo la possibilità di scegliere. La realtà è ciò che noi crediamo che sia, ciò che noi desideriamo che sia, nel senso che nell'ottica di trovare del bene o del male noi cerchiamo e troviamo, agiamo e reagiamo di conseguenza. Perciò c'è chi nella vita ha quanto vuole di bene e altri non riescono ad averlo perchè in realtà cercano e trovano solo male, problemi e sofferenza.
Da qui il fondamento del concetto di pensiero positivo, per cui scegliendo i nostri pensieri possiamo creare e avere ciò che desideriamo.
In risposta alla parabola seriosa e del “Homo capitalisticus” propongo la mia più ludica, riflettendo sul fatto che come ci sono persone che rinunciano alla vita per il lavoro ci sono persone che rinunciano (per scelta o per forza) al piacere di “altro”.
Ogni riferimento a fatti o persone reali è puramente casuale... 

Eco-logi(c)a del corpo umano
Da qualche parte un uomo solo si sveglia al mattino e, dopo aver notato la solita durezza di una parte del proprio corpo pensa:
- Che cazzo! (letteralmente)
- Quanto ben di Dio (Priapo) inutilizzato...
In un altro posto una donna sola si sveglia al mattino e, dopo aver notato il solito liquido trasparente in una parte del proprio corpo pensa:
- Che gnocca! (letteralmente)
- Quanto bene della Dea (Sheela na Gig) inutilizzato...

Morale: Fate l'amore non fatela guerra (e non vivete per il lavoro). Il mondo sarà migliore e sarete più rilassati!!!

*Tutti i diritti (del cazzo) riservati. ;)