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venerdì 13 maggio 2011

Lei e l'amore

Non posso definire ciò che si può solo provare, vivere, sentire.
Ma posso tentare qualche spiegazione con l’imperfezione delle parole.
Sul vero amore, cui aspirano in tanti…

L’amore non si può trovare e prendere, è lui che possiede te.

La persona amata diventa uno strumento come lo diventiamo noi, affinché l’amore scorra in noi, ci attraversi, suoni la sua musica divina.

Non importa che porti ad un matrimonio, che può essere solo una dichiarazione di intenti, un tentativo di esorcismo per garantire l'impossibile, molto spesso è solamente un contratto commerciale, un insulto all'amore.

Non significa che non si possa vivere una unione duratura, ma non dipende dall'amore quanto dalle persone che lo vivono.

L’amore sa che non ci sono garanzie o certezze, non è possibile ipotecare il futuro dei sentimenti. L’amore vive il presente.

Perciò non ha importanza che duri poco o molto, che sia una fiamma di pochi giorni o un fuoco quasi eterna. Ciò che conta è che arda, perché il calore dei nostri cuori è il suo scopo… senza quel calore possiamo vivere cent’anni, tiepidamente, o al freddo della solitudine… ma che vita sarebbe?

Per me, l’ultima volta (forse la prima volta, per quanto è stato potente, forse il tempo offusca le volte precedenti, o forse era un assaggio di quando sarà quella decisiva) è stato circa un anno fa.

Di quel che fu affiorano ormai sbiadite immagini, brevi ricordi, deboli emozioni, fiumi di parole scritte, molte mai dette...

Capisco che la mia non è nostalgia di lei. Se è finita è perché non era destino, oppure lei, io, non eravamo pronti per qualcosa di così travolgente. Per me quindi è stato solo un assaggio, un toccare, un esplorare.

Io ho nostalgia dell'amore. Del suo nettare. Del suo nutrimento. Della sua forza. Del suo riempire così tanto l'esistenza... eppure renderla così lieve... di vivere "L'insostenibile leggerezza dell'essere"*...

Nostalgia del potere che mi donava, di superare ogni ostacolo, senza sforzo alcuno. Di creare dal nulla. Di immaginare, sognare, costruire.

Della sensazione di aver trovato la propria metà, di sentirsi completi, integri, perfetti con le proprie imperfezioni in un percorso di crescita ed evoluzione.

Dell'aver realizzato l'Unione delle due polarità, maschile e femminile, e chiudere in Terra così come in Cielo, il Ciclo della Creazione dell'Universo, quell'atto originario che fu il dividere l'Uno, il Tutto, nelle due polarità, perchè ne scaturisse l'energia, le dinamiche, i fenomeni che regolano il gioco dell'Universo.

E la stessa forza di allora, onnipresente, permanente, che ci guida verso nuove creazioni: i figli, attraverso la sessualità, fondamento dell'intera esistenza; così violentemente negata o strumentalizzata da quelle religioni e persone che vogliono solo il potere e la nostra e loro morte spirituale.

Lo sento come uno spettro, quell'amore, che si aggira intorno a me. E’ nell’aria. Ne posso percepire il profumo, l'eco dei suoi passi, è inafferrabile, ma reale. E’ nei dintorni…

Si diverte ad apparire e svanire in un istante. Quando incontro alcune persone, ci parlo, le guardo negli occhi. E percepisco il loro cuore, la scintilla della vita che le anima; i dispiaceri, le sofferenze, le gioie, le speranze, i desideri...

Amore... non nasconderti più...
Ti ho visto, lo so che ci sei ancora.
Prendimi nuovamente.

Sono qui che ti aspetto... Amore.


Germanus Caput


* Milan Kundera