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lunedì 9 febbraio 2009

Dio, Englaro e il nostro futuro

Credere in Dio non significa credere nella Chiesa.
(In questo post parlo della Chiesa come "istituzione di potere" separata dai cattolici. Rispetto Gesù e condivido molti suoi insegnamenti dei vangeli apocrifi)
La Chiesa Cattolica è una istituzione di potere millenaria, molto più potente e senza scrupoli di quel che crediamo, che sfrutta abilmente la buona fede di milioni di persone per i suoi scopi di potere.
Non è riconosciuta come Stato, è formata da soli maschi, molti dei quali hanno grossi condizionamenti, repressioni, deviazioni.
Nella storia la Chiesa ha le maggiori responsabilità nel dividere l'individuo, reprimendone gli istinti innati, nel mettere contro uomini e donne, le genti, i popoli, le nazioni, appoggiando e innescando guerre e violenze.
E' androcentrica, omofobica, autoritaria, e svela la sua mania di onnipotenza quando pretende di scegliere per tutti gli esseri umani.
Vuole decidere per ognuno di noi cosa è giusto e cosa è sbagliato, e quando possiamo provare piacere o dolore, vivere o morire.
Con che diritto?
In base a che principio?
Come può pretendere di stabilire cosa è bene e cosa è male?
Di stabilire quando fare sesso e godere, quando vivere con una persona e quando lasciarla, quando avere figli e come educarli, di impedirci di scegliere di morire se riteniamo che la nostra non è più “Vita"?
Con che autorità può anche solo pensare di limitare i nostri diritti, di entrare nel nostro personale, nel nostro intimo, nella nostra vita, in quella di chi ci è caro? Di inserirsi così arrogantemente nella vita politica del nostro paese?
Questo non è certo volere di un Dio buono e giusto, ma frutto di persone completamente fuori dalla normalità, disadattate, prive di buon senso e incapaci di amore, senza alcuna empatia nei confronti del prossimo, ambiziose di potere.
Dio ci ha dato il libero arbitrio, la Chiesa ce lo vuole togliere.
Io non vi chiedo certo di pensarla come me, sono agnostico e pagano, lascio libertà perchè pretendo libertà. Rispetto chi la pensa diversamente, finchè rispetta me. Qui non si tratta di vita o di morte o di etica e morale, ma di persone che desiderano, come è sacrosanto che sia, vivere nella libertà; e di persone che invece desiderano imporre la loro volontà sugli altri. E' prepotenza, è violenza.
Vi invito ad usare la vostra capacità di giudizio. Che siate cattolici o di qualunque altra fede, usate la vostra testa, guardate cosa è la Chiesa come qualunque altra istituzione o persona, da ciò che fa e dimostra di essere, non da ciò che dice.
E' ora di cominciare a chiamare le persone per quello che sono.
Chi vive senza lavorare solo perchè fa parte di una gerarchia religiosa, basata su dogmi e scritture prive di veridicità storica vecchie di millenni, imponendola agli altri ha una personalità malata.
Chi passa la propria esistenza arricchendosi oltre ogni limite immaginabile, togliendo le risorse a gran parte dell'umanità che a stento sopravvive o muore ha una personalità malata.
Chi fa politica sfruttando le debolezze e i bisogni della gente per acquisire sempre più potere, perseguendo interessi personali e di lobby economiche a discapito della nazione ha una personalità malata.
Chi sa usare solo la violenza e la sottomissione per rapportarsi con gli altri, inquinando le società civili con massonerie, mafia, camorra e sistemi coercitivi, ha una personalità malata.
Questi individui dalla personalità disturbata decidono della nostra vita e di quella delle persone a noi care, minacciano il futuro del pianeta, limitano la nostra libertà, il nostro sviluppo, ci impediscono di vivere nell'amore, in pace ed armonia.
Il mondo potrebbe essere un paradiso. Abbiamo tutto ciò che ci occorre per risolvere ogni problema materiale, adesso dobbiamo sviluppare la consapevolezza di essere tutti fratelli e sorelle: una sola grande famiglia, l'Umanità.
La Terra è nostra Madre, il cielo è nostro Padre. Noi siamo fatti di Terra, alla Terra torneremo: la Terra ci nutre. Inquinando la Terra avveleniamo noi stessi.
E' il momento di capire tutto ciò e di agire di conseguenza, sviluppando senso critico, di analisi, capacità di affiliazione; unendoci per cambiare le cose, modificando lentamente ma inesorabilmente i nostri comportamenti per vivere meglio, conquistare la libertà e far si che l'umanità progredisca come mai è stato fatto finora.
09/2/2009 Germano Caputo