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martedì 6 novembre 2012

La mogliettina perfetta

( Mia riscrittura di una barzelletta di mio suocero...)
 C'era una coppia di sposini in cui il marito lavorava e la donna badava alla casa. Erano i tempi in cui con uno stipendio si riusciva a mantenere una famiglia, comprare una casa, crescere dei figli mandandoli a scuola e addirittura dargli un’educazione insegnandogli le buone maniere ed il rispetto dei genitori!
Così, appena sposati vivevano in una casetta che ogni tanto aveva bisogno di riparazioni... ma i soldi per andare avanti erano contati... perciò la moglie disse un giorno al marito:
-Tesoro e amoruccio mio... so che sei sempre molto stanco e per questo appena torni da lavoro ti adagi di volata sulla poltrona a vedere la tivù mentre io infilo amorevolmente le ciabatte ai tuoi piedi e chiedo cosa posso prepararti da mangiare... Ma ci sarebbe il rubinetto della lavatrice che gocciola già da due settimane... non potresti vedere di ripararlo uno di questi giorni?-
E lui rispose:
-Amore dolcissimo, luce dei miei occhi... vorrei tanto credimi, ma proprio non ne sono capace... non sono un idraulico!-

Qualche tempo dopo sempre molto gentilmente, una sera a letto prima di adempiere ai propri doveri di buona moglie nei confronti del buon marito la donna ci riprovò:
-Marituccio mio caro, oltre al rubinetto che gocciola da tre settimane, c'è la luce della cantina che si è fulminata, e quando scendo a prenderti il vino che ti piace tanto bere di sera, ci vedo a malapena e rischio di ruzzolare dalle scale... Non potresti sostituirla, amore mio?-
E lui:
-Moglie mia, fonte della mia felicità... vorrei tanto credimi, ma proprio non ne sono capace... non sono un elettricista!-

Tempo dopo, ahimè, la povera moglie dovette ancora disturbare il marito che tanto amava, mentre gli lavava i piedi come tutte le sere prima di andare a letto:
-Maritino dolcissimo... ieri la maniglia della porta della camera da letto mi è rimasta in mano, e così quando tra un po' verrà tua madre, come ogni mese a stare una settimana a lodare le mie doti culinarie senza muovere un dito nell'aiutarmi, non potremo neanche chiudere a chiave la camera, e tua madre che dorme nel soggiorno russa molto forte... Non potresti riparare almeno la porta?-
E lui ancora:
-Mogliettina mia amorevole e servizievole... credimi, lo vorrei tanto, ma io non sono un falegname!-

Sicchè qualche giorno dopo il marito, mentre era in bagno a radersi, notò che il rubinetto della lavatrice non gocciolava; andando in cantina a prendere la cera per lucidare l'auto, si accorse che la luce si accendeva, ed infine entrando in camera vide che la maniglia era al suo posto e la porta si poteva chiudere.

Quindi la sera, mentre la mogliettina si accingeva a compiere il suo dovere coniugale le chiese:
-Cara, ho visto che tutte le riparazioni di cui avevi bisogno sono state fatte. Non pensavo che fossi così brava come moglie, sono proprio orgoglioso di te, sei una mogliettina perfetta, più unica che rara... come sono lieto di poterti onorare con la mia presenza ogni giorno...-
-Veramente non sono stata io... sai, facendo due chiacchiere con il postino, quel bel ragazzo biondo e prestante che vedi ogni tanto al mattino quando vai via, ho scoperto che è bravissimo come riparatutto. Così molto gentilmente, quando ha finito il suo giro di consegne, si è fermato qui a riparare la porta, il rubinetto e la luce.-
-Incredibile, veramente una gran brava persona a fare tutto ciò senza chiedere nulla in cambio!-
-Veramente non è proprio così... alla fine gli ho chiesto cosa potevo fare per ricambiare il favore... e lui mi ha detto che potevo fargli una torta o un pompino.-
-Ah, però...  Che irriverente! Da non credere... Ma domani quando passerà a prendere la torta gli farò vedere io!-
-Oh caro, non ce ne sarà bisogno. Sai, amore mio dolcissimo, luce dei miei occhi... credimi, avrei tanto voluto fargli una torta...

ma io non sono una pasticciera!-

mercoledì 13 giugno 2012

Odiare il terremoto


Noi esseri umani, odiamo il terremoto.

Non c'è evento più insopportabile e devastante psicologicamente che sentire la terra tremare e muoversi violentemente sotto i nostri piedi, ancora peggio mentre dormiamo, e diventare all'improvviso qualcosa di precario, senza punti fermi, sentirsi come cadere nel vuoto.

Lo odiamo molto di più di uragani, tempeste, piogge torrenziali, estati torride e gelidi inverni.
Ma non è solamente perché ci manca la terra sotto i piedi... c'è una ragione inconscia che smuove la nostra anima quanto il nostro corpo.

Perché il terremoto ci mette bruscamente di fronte alla nostra stupidità, alla nostra idiozia come specie animale che si crede superiore. Ci fa cadere dal piedistallo su cui ci siamo elevati.

Perché finché scaviamo montagne, cementifichiamo campagne, inquiniamo fiumi e mari, distruggiamo foreste, estinguiamo specie animali e vegetali, sterminiamo cuccioli o alleviamo crudelmente animali, insomma, mentre pratichiamo tutte quelle attività che tanto ci piacciono perché servono a schiavizzare la maggior parte dell’umanità rendendo più ricca una minima parte di essa, mentre facciamo tutto ciò, chiamandolo progresso, nessuno si accorge di niente.

Tutto tace, nulla ci svela quanto stiamo andando contro la Vita, quanto stiamo violando le regole della Natura e offendiamo chi ci ha donato la vita.

Ma il terremoto appare come un fulmine a ciel sereno...
Il terremoto mostra, con la sua immane potenza, la nostra impensabile vulnerabilità.
Il nostro essere insetti senza intelligenza, capaci di costruire tombe di mattoni e cemento che chiamiamo case e fabbriche, senza tener conto della realtà che un banale respiro o movimento della Terra possa distruggere le opere di cui siamo così orgogliosi, il castello di sabbia della nostra presunta “Civiltà”.

Perché la Terra non è una massa di roccia inerme che ruota intorno al sole, ma un pianeta vivo, che trattiamo come fosse nostro e come fossimo Dei, mentre siamo solo stupidi animali che si agitano tanto, che corrono ciecamente verso il baratro del progresso, della crescita infinita, travolgendo tutto quanto ci circonda…

Ecco perché odiamo il terremoto…

Perché non possiamo farla franca come al solito.
Perché ci mette di fronte alle nostre responsabilità, ci sveglia dal nostro quotidiano dormire, rompe le nostre dolci illusioni di grandezza, ci fa vedere quanto siamo ancora in basso nella scala evolutiva, ci riporta la nostro posto, ad una scomoda realtà…

La realtà che abbiamo ancora tanto da imparare su di noi, sulla Terra, e dagli animali che consideriamo inferiori… a cominciare dall'essere umili verso la Natura e dal capire che tutto quel che ci accade non è opera di una Natura matrigna, ma di figli sciocchi e ingrati.
Tutto quanto ci accade di male, per opera di eventi naturali più o meno straordinari, dipende solo da noi. E' colpa nostra.

La colpa di chi muore, sotto una pioggia che spazza via paesi interi e case sui letti di fiumi, o che seppellisce chi dorme nel proprio letto di casa… è solo nostra.
E' una colpa. Ed è nostra.

Ecco perché odiamo il terremoto

mercoledì 4 gennaio 2012

La dominazione nell'amore


http://it.wikipedia.org/wiki/Riane_Eisler#Modello_Mutuale_e_Modello_Dominatore
http://ita.anarchopedia.org/Riane_Eisler#Teoria_della_Trasformazione_Culturale:_gilania_e_androcrazia

Oggi si è spezzata una delle tante catene che tiene me, noi, prigionieri in una gabbia per la nostra mente ed il nostro cuore.
Nella Società Mutuale dei Moso, una delle poche che ha resistito al Modello Dominatore, i cui tratti caratteristici sono stati scopertio e divulgati da Gimbutas ed Eisler, la gelosia è vista con derisione, condannata socialmente. Qualcosa di incomprensibile per noi. Come era incomprensibile per i colonizzatori europei lo sconcerto dei nativi americani, che non capivano come i bianchi potessero pensare di possedere, pagandola, recintandola, tramite dei pezzi di carta... la Terra! E' chiaro che gli indiani d'America erano, e i Moso sono (non sappiamo per quanto ancora) popoli molto più in sintonia con la Natura e con l'essere naturali nei loro rapporti, rispetto al nostro presunto superiore livello di Civiltà e sviluppo sociale.
Infatti, anche se so di andare incontro a forti polemiche e radicati pregiudizi parlandone, io penso che la gelosia sia l'ennesima attuazione del Modello Dominatore. Cos'altro è la pretesa e l'obbligo di fedeltà? Certo, spesso accade spontaneamente, autenticamente. Ma quanto incide il condizionamento sociale? Se non ci fosse? Quanto si sarebbe fedeli o liberi se non fosse condannata e punita ogni ulteriore relazione o atto di amore o sessualità con altri partner?
Una volta anche noi consideravamo normale che una moglie fosse proprietà del marito, normale picchiarla, richiuderla... penso che un domani arriveremo a smetterla di pretendere l'esclusività di chi amiamo. Potremmo permetterci di amare più persone e di sesso uguale, e ciò ci arricchirà e non impedirà la nascita di relazioni profonde e durature.
Che cos'è infatti il possesso sessuale e l'uso esclusivo di un corpo umano, il pretenderne la proprietà in nome e come prova di Amore Vero, se non una forma di dominazione? Perchè l'amore deve essere limitato ad una sola persona, altrimenti non è sincero?
E' come se ogni genitore dovesse imporsi di ridere e giocare e aver cura solo del proprio figlio, guai a ridere, giocare, mostrare tenerezza e amore ad altri bambini! Suo figlio avrebbe diritto ad abbandonare i genitori e cercarsene altri!
Che differenza c'è tra questo tipo di possesso e quello della moglie/marito da parte del marito/moglie, del padrone sul suo schiavo, dei bianchi sui neri, delle gerarchie religiose sui fedeli, dei re e dittatori sui loro sudditi, e quello di chi si arroga il diritto di dominare sugli animali non umani per compagnia, divertimento, lavoro, caccia e macellazione, e del'uomo sulla Natura e tutte le sue risorse?
Non è sempre una forma di dominazione? Perchè il piacere deve essere dato e ricevuto con il contagocce???
Una volta il piacere era sacro... non è un caso se adesso è possibile e permesso vedere scene di estrema violenza ovunque, mentre nel rispetto della morale, del pudore, è poco tollerato o vietato mostrare tenerezza, amore, nudità...
L'amore DEVE essere limitato, affinchè cresciamo menomati, denutriti, affamati e facili vittime delle tante devianze che derivano quando un bisogno innato e potente, come il respiro, la sete, la fame, L'AMORE, ci viene negato o soddisfatto quanto basta per non morire...
Quanto sarebbe più ricca la nostra vita se ci fosse permesso mostrare, dare, ricevere l'amore che sentiamo senza limiti?
Quanto durerebbe in un mondo così l'impero del Modello Dominatore? Il capitalismo? Il consumismo? Le religioni???Quanti abbraccerebbero le armi per guerre fraticide? Se l'amore fosse onnipresente nella vita di ognuno... a quanta gente interesserebbe il potere, sceglierebbe la violenza, inseguirebbe la ricchezza???
La gelosia è un'altra emanazione del Modello Dominatore su di noi, uno dei tanti condizionamenti, pregiudizi, limiti di un modello e paradigma culturale che da ormai troppi millenni blocca l'evoluzione dell'intera umanità, portandoci verso la distruzione di tutto il pianeta e delle sue forme di vita. Mi auguro che il 2012 sia la fine, simbolica, del Modello Dominatore, l'inizio della Nuova Era...