...analizzando quanto accaduto, osservando le rezioni della gente ed il rischio concreto di una forte limitazione delle libertà, capisco che i media sono la chiave del potere più di quanto noi possiamo immaginare e che vengono usati per trasmettere messaggi di tipo subliminale ed emotivo.
Chiunque, pur tra l'informazione filtrata, con la razionalità capirebbe come stanno le cose confrontando parole ed atteggiamenti dei vari personaggi.
La comunicazione emozionale è la chiave per governare le masse sia a livello nazionale che internazionale; vale anche per la farsa di Copenaghen, il terrorismo, la crisi finanziaria strutturale, le fantomatiche epidemie, l'11 settembre, ecc.
Avete mai sentito parlare di "intelligenza emotiva" (Daniel Goleman)?
Si tratta di "marketing" avanzato usato in settori diversi dalla vendita, solo gli esperti lo sanno e persino la maggioranza di noi ignora che dietro di loro (e di mister B.) c'è una equipe di prim'ordine in questo senso.
In Italia abbiamo solo una estremizzazione di ciò che avviene a livello globale, e il problema non è un Berlusconi, ma il livello culturale e la dipendenza psicologica/emozionale di una parte consistente della società, quel 15-20% circa, che basta a tenere in scacco il restante, il quale, pur essendo maggioranza contro, è diviso.
La chiave di svolta quindi siamo noi: la forza di un regime è direttamente proporzionale alla incapacità del suo popolo nell'unirsi.
Viceversa, più cresciamo individualmente nel gestire pensieri ed emozioni, più riusciamo a relazionarci costruttivamente e più possiamo collettivamente trasformare la società.
Cambia te stesso per cambiare il mondo...
mercoledì 16 dicembre 2009
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