I presupposti per chiedere asilo politico da italiani
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- Il diritto di asilo è un diritto umano fondamentale definito all'art. 14 della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo come diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dallepersecuzioni , non invocabile, però, da chi sia realmente ricercato per reati non politici o per azioni contrarie ai fini e ai princìpi delle Nazioni Unite.
- Persecuzione. Si intende per persecuzione l'insieme delle azioni di forza e di atti ostili, diretti contro una o più persone. Di solito le persecuzioni sono rivolte a comprimere un movimento politico o religioso o a eliminare un gruppo etnico o sociale, economicamente, politicamente o tecnologicamente inferiore a un gruppo dominante che si ritiene superiore culturalmente.
In virtù di quanto sopra citato, autorevolmente e correttamente, io come cittadino italiano, ritengo di avere diritto a richiedere asilo politico negli Stati che hanno firmato specifici accordi con le Nazioni Unite, per l'accoglimento dei rifugiati politici, individuando come persecutore "il governo attuale e tutta la classe politica italiana" che promulga leggi indegne di uno stato civile che non proteggono i suoi cittadini, come nel caso del tentato omicidio di un ragazzo a Roma il 23 agosto:
“Secondo il Codice (Penale) l'arresto è consentito in flagranza di reato o in un momento immediatamente successivo a quello di una notizia di reato.”
L'accoltellatore era stato individuato e rintracciato diverse ore dopo il fatto per cui non poteva essere arrestato. Questa non è giustizia, ma i colpevoli non sono i procuratori, quanto i legislatori (i politici) che fanno leggi di questo tenore, come quelle che permettono a chiunque si ubriachi e uccida delle persone, di non fare neanche un giorno di carcere, come se l'unico colpevole fosse chi si fa investire e meritasse perciò di morire. O leggi per cui la truffa non è reato, e per le quali alcune alte cariche dello Stato sono al di sopra della legge, intoccabili.
Questo è solo un esempio tra i tanti, per cui come cittadino non vedo garantito il primo diritto di ogni Stato Civile: quello alla sicurezza, all'incolumità. Mi sento insicuro, insieme alle persone della mia famiglia, nel vivere la quotidianità, non protetto, perseguitato e sottoposto a violenza psicologica in ogni posto e in ogni momento sul territorio italiano, da una classe politica che negli ultimi decenni, indipendentemente dal suo colore, ha messo in ginocchio il potere Giudiziario tagliando i loro fondi e con leggi che non aiutano i cittadini onesti e indifesi, e che proteggono e favoriscono i cittadini disonesti e violenti. IL governo poi, con la scusa della sicurezza mira a militarizzare il territorio e ad affidarne il controllo a ronde di cittadini “virtuosi”, come avvenne in un passato ormai dimenticato.
Tutto ciò ha permesso la vittoria silenziosa della criminalità organizzata, la sua presenza nelle amministrazioni locali e nelle alte cariche dello Stato, nel sistema bancario e produttivo, e l'impunità per le decine di attentati di stampo terroristico o mafioso e stragi di Stato (il nome spiega tutto) degli ultimi quarant'anni, senza risarcire moralmente le vittime e i suoi parenti.
Questo Stato non si pone neanche il problema di rispettare la volontà espressa dai cittadini tramite un referendum di rifiuto del nucleare, tale è la sua arroganza e prepotenza, a ulteriore dimostrazione che “democrazia” per la classe politica italiana è solo una parola di facciata.
E' più corretto parlare di dittatura di una minoranza verso il popolo, di un'alleanza di caste, massonerie, lobby, multinazionali; una dittatura estesa, i cui duci si dividono il potere, si scambiano il posto o lo cedono ad amici e parenti, e fanno affari tra di loro nei Consigli Direttivi delle maggiori aziende private o pubbliche: le stesse persone ovunque o parenti o amici degli amici, compagni di merenda.
Un governo che militarizza discariche di rifiuti tossici, legalizzando l'inquinamento di Stato, in collusione con la Camorra e costruendo “cancrovalorizzatori” con i soldi delle energie rinnovabili.
La stessa classe politica ha inoltre distrutto il sistema sanitario pubblico, scolastico/educativo, l'economia, i servizi pubblici, di energia, rifiuti, trasporti e comunicazioni (rendendoli diritti a pagamento o inefficienti), e ridotto significativamente le libertà sindacali di sciopero e il diritto alla malattia. Insomma ha fatto piazza pulita di tutti i progressi sociali dal dopoguerra ad oggi per i quali tanti cittadini e lavoratori in passato hanno lottato e sono morti.
Altre sì questo Stato non garantisce alcuna libertà di ricerca, sessualità e laicità ed è invece totalmente succube alla ingerenza del Vaticano, così come non è garantita la libertà di stampa e dei media. Per sapere cosa accade in Italia bisogna leggere i blog o la stampa estera: www.italiadallestero.info
In seguito alla presa di coscienza di tutto ciò, io invocherò il diritto all'asilo politico nel paese in cui deciderò di rifugiarmi, per sfuggire ad un governo autoritario e discriminatorio, non solo nei confronti di chi è straniero, di religione o sessualità diversa, ma anche dei suoi stessi cittadini, quando non appartengono alla Casta, alla Massoneria, al Clero, ai potentati economici o alla criminalità organizzata...
Questa è persecuzione, e tutti noi, cittadini italiani, siamo perseguitati politici.
lunedì 24 agosto 2009
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